Portopalo e Dintorni
Un po’ di Storia
Il territorio che oggi comprende Portopalo era abitato sin dall’antichità. Il villaggio è stato denominato in vari modi: inizialmente Capo Pachino, in seguito Terra Nobile ed infine Porto Palo. Il fondatore di Portopalo è don Gaetano Deodato Moncada, che se ne interessò fin dal 1778 e che nel 1792 fece edificare a sue spese un centinaio di case intorno alla tonnara.Il primo nucleo urbano era composto da circa 300 persone, tra contadini, pastori e pescatori
Fino al 1812, quando fu abolita la feudalità, Portopalo fu villaggio suburbio di Noto. Passò poi sotto il decurionato di Pachino, finché nel 1974 non divenne comune autonomo ad opera del Dott. Salvatore Gozzo, medico e politico. L’autonomia del paese, che intanto aveva assunto il nome completo di Portopalo di Capo Passero, fu approvata in sede di Assemblea regionale.
Nel 1936, come risulta dal censimento, era abitato da 1.710 persone, sistemati in piccole abitazioni lungo la via Vittorio Emanuele, e si presentava come un tranquillo borgo di campagna. La maggior parte delle case erano bianche e screpolate dal sole e dalla salsedine. In quasi tutte era presente un piccolo spazio (‘u bagghiu) adibito a stalla, dove era anche possibile coltivare un piccolo orto.
Le Spiagge
CARRATOIS
Un litorale sabbioso che, per la presenza di di dune e vegetazione prettamente mediterranea, richiama alla mente quei paesaggi tipici della costa africana. Un luogo ideale per tutti coloro che amano praticare il windsurf, e all’imbrunire si può godere di spettacolari tramonti in riva al mare.
ISOLA DELLE CORRENTI
Su una superficie di 10.000 mq è la punta più meridionale della Sicilia e dell’Italia, collegata da un piccolo braccio artificiale di terraferma. Con il suo mare cristallino e ampie spiagge, l’isola è stata inclusa nel piano regolatore dei parchi e riserve naturali.
ISOLA DI CAPO PASSERO
Situata tra il Mar Jonio e il Mediterraneo sull’isola è possibile ammirare le ancore utilizzate un tempo dai tonnaroti per la mattanza. Per gli appassionati di pesca subacquea, ad una profondità di ventisei metri, imperdibile la grotta con il “Cristo degli Abissi”, calato nell’anno 2001.